24 dicembre 2013

Recensione: Padre a tempo indeterminato di Marcello Signore



Titolo: Padre a tempo indeterminato
Autore: Marcello Signore
Casa editrice: Edizioni Anordest
Pagine: 192
Prezzo: 12.90 €
Data Pubblicazione:  2013-07-04


Trama:

Michael è un giovane di successo, arrogante, saccente, misogino e sociopatico. Dopo un anno passato a Los Angeles, torna a lavorare a Milano in una famosa agenzia di comunicazione. Ha un unico obiettivo: rendere l’ufficio un inferno e le sue colleghe miserabili, documentando ogni nuovo sadico stratagemma sul suo diario di bordo. Il destino però decide di dargli un calcio nel sedere e Michael scopre di aver lasciato a Los Angeles qualcosa in più di un semplice souvenir: una figlia che non sapeva di avere e di cui adesso deve prendersi cura. Con una tazza di caffè americano in una mano e un biberon nell’altra, quest’uomo dal sarcasmo scorretto si prepara al lavoro più difficile della sua carriera: diventare padre a tempo indeterminato. 



Cosa Penso:


Ho adocchiato questo libro fin dall’anteprima, non ero certissima facesse per me, poi ho preso coraggio e l’ho letto in poco tempo.

La storia è quella di Michael, un 23enne bello e dannato che lavora nel campo della pubblicità. Come ogni bello e dannato è arrogante e saccente, cioè ha un vero e proprio caratteraccio, ne sanno qualcosa quelle poverette che lavorano per lui. Tutto sembra andare, anche se non proprio facilmente, come dovrebbe finchè, una serie di sfortunati eventi che si concludono con l’arrivo, del tutto inaspettato, di una bambolotta dolcissima, portano la sua vita su un binario totalmente diverso, da single che si gode la vita a padre di una splendida bimba.

Il libro è totalmente scritto dal punto di vista di Michael, leggiamo tutti, ma proprio tutti i suoi pensieri, la sua evoluzione da ragazzo sregolato a padre. Questo è forse l’ostacolo più grande da affrontare in questo libro.  Durante la lettura si prova abbastanza antipatia per Michael e, leggendo sempre e solo quello che pensa lui, dopo un po’ sembravano un po’ monotoni i suoi sproloqui, ma ci sono delle parti anche divertenti e ironiche. Per il resto posso dire che mi è sembrato ben scritto, l’unica pecca è solo quella che ho descritto.

Se siete disposti a sorvolare sul caratteraccio del protagonista, allora potrete apprezzare questo libro ironico e divertente che mostra l’evoluzione del classico “bastardo part time” a “padre a tempo indeterminato”.

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