Le imprevedibili conseguenze dell'amore

Titolo: Le imprevedibili conseguenze dell'amore
 Autore: Jill Mansell
Titolo originale: Millie’s fling
Pagine: 414
Prezzo: 9,90 Euro
In libreria: 17 gennaio 2013

Trama:

Orla Hart è una star: milioni di lettrici in tutto il mondo divorano i suoi mielosi romanzi d’amore, che si concludono ogni volta con un appagante lieto fine. Tuttavia adesso ha perso il suo tocco magico, perché la vita – quella reale – non è certo come lei la racconta nei suoi libri. Da tempo, infatti, il marito la tradisce con una donna molto più giovane di lei e, sebbene lo ami ancora alla follia, Orla non può più sopportare il peso di quell’umiliazione, finita persino sulle prime pagine dei giornali di gossip. Così, l’unica soluzione che vede all’orizzonte è sparire, per sempre… Il destino, però, ha in serbo per lei un nuovo, inaspettato capitolo: l’incontro con Millie, una ragazza che ha appena lasciato l’ennesimo fidanzato perdutamente innamorato di lei. Stufa di ritrovarsi impelagata in relazioni soffocanti, Millie vuole prendersi un po’ di tempo solo per sé, e coinvolge nelle sue avventure anche la celebre scrittrice. Travolta dalla sua esuberanza, Orla si lascia trascinare dalla fresca e disinvolta vitalità di Millie, e decide d’ispirarsi proprio a lei per creare la protagonista del suo nuovo romanzo. Con una differenza rispetto al passato: questa volta il lieto fine deve essere autentico e il personaggio deve innamorarsi anche nella realtà. Il problema è che Millie non ha nessuna intenzione d’impegnarsi. Ma Orla ne è convinta: l’amore – quello vero – trova sempre un pertugio nel cuore e sboccia quando meno te lo aspetti…

Cosa Penso:

Chi mi conosce sa che adoro il genere Romance Moderni, stravedo per i Chick Lit e gli Storici, ovviamente oltre che ai Fantasy.

Pensavo, dalla trama, il titolo e la copertina, che sarebbe stata una di quelle letture adatte a me. 

Ho continuato a pensarlo fino a circa 40/50 pagine, poi la storia si è diramata, da che si parlava della scrittrice di fama Orla (con i suoi problemi col marito-traditore-verme) e della cara Millie che vive una vita normalissima in Cornovaglia, si incomincia a parlare di altri 1000 personaggi:  il povero Hugh (un vedovo veramente niente male :P); Lucas, uno sciupafemmine di prima categoria all'apparenza, ex DJ che si veste sempre con pantaloni di pelle; Hester la migliore amica di Millieche soffre la lontananza del suo Nat; e poi i genitori, altri pazzi della città dove vive, personaggi famosi, giardinieri che baciano come una pompa idraulica, ci sono tante e tante storie. Ed è questo secondo me il problema di questo libro. 

La storia, che in nel complesso non è brutta, seguendo le classiche linee guida di questo genere, poteva venir su meglio. Questo perché la Mansell ha voluto strafare delineando più personaggi, ma senza crearne nessuno che entri nel cuore del lettore, tenta di compensare scrivendo in prima persona con il punto di vista di vari personaggi, e anche qui alcune volte pecca (sarà che convertendo il file per il kindle non sia venuto bene, ma certe volte ho faticato a capire chi stava parlando in quel momento) ponendo dei punti di vista, secondo me superflui, al posto dei quali avrei voluto quelli dei “veri” protagonisti.

Ovviamente non tutto è da buttare, mi sono piaciute le telefonate tra Millie e Hugh, soprattutto quelle in lingua XD Il finale è stato abbastanza carino, tutto rose e fiori (l’ho apprezzato parecchio visto che gli ultimi che ho letto hanno lasciato un finale, diciamo, aperto). Poi c’è la storia di Hester e Nat e la soddisfazione inaudita quando Orla butta fuori di casa il marito di casa XD

Il modo di scrivere non è male, ma ribadisco, sono state le scelte azzardate dell’autrice a non renderlo appetibile come altri romanzi del genere.

Purtroppo mi sono fatta ingannare dalla bella copertina che vedete sopra, per me è stupenda, ma come si dice? non si giudica un libro dalla copertina no? E io mi sono fatta fregare per bene.

In conclusione: se volete leggerlo, vi consiglio in estate sotto l’ombrellone per una lettura leggera, ma dimenticate la Kinsella o altre grandi del genere, qui non ci avviciniamo proprio a quei livelli secondi me, ma non lo disdegno del tutto!

Questa recensione partecipa:

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