Recensione: Devil's Kiss di Sarwat Chadda

Titolo: Devil's Kiss
Autore: Sarwat Chadda
Pagine: 400
Prezzo: 16.00€
Editore: Mondadori

Trama:

Billi Sangreal non è un’adolescente qualunque, ma l’unica ragazza ammessa nell’Ordine dei Templari. Nel segreto più assoluto viene addestrata a combattere come uno spietato guerriero, ma un giorno conosce il seducente Mike e s’innamora di lui. Baciarlo si rivela però un errore fatale: Mike è in realtà il rinnegato arcangelo Gabriele, che con quel bacio demoniaco l’ha assoggettata alla propria volontà per arrivare all’ultimo tesoro dell’Ordine, uno specchio capace di evocare e dominare le creature sovrannaturali. Intanto a Londra una misteriosa malattia sta colpendo i bambini. In un’inesorabile corsa contro il tempo, Billi dovrà trovare l’unica arma capace di uccidere gli angeli e scongiurare un eccidio di proporzioni bibliche, ma anche la forza necessaria a compiere un estremo, atroce sacrificio.

Cosa Penso:

Metteteci la mia insofferenza al caldo, la voglia che non c’è e l’argomento religione che per me è sempre stato soporifero, ci ho messo parecchio più del previsto per leggerlo anche se è piccolo e si legge velocemente.

Siamo a Londra, più precisamente nella zona di Crystal Palace, nella zona Sud Ovest della città. Qui troviamo la giovane Billi che deve affrontare la prova per essere un cavaliere templare. Avete capito bene, un Cavaliere Templare, essendo l’unica figlia del maestro anche a lei, povera ragazza, tocca questa vita dura e piena di sofferenze. E’ dal ritorno del suo amico d’infanzia Kay che inizia la nostra storia, l’arcangelo della morte vuole liberare la piaga per tornare al cospetto di Dio e toccherà proprio a Billi salvare il mondo.
Sembrerebbe un libro pieno di colpi di scena, e ci sono, ma non mi ha colpito per niente. Non è brutto, non è noioso visto l’argomento, ma proprio non è riuscito ad entusiasmarmi, non ho trovato nulla che abbia attirato la mia attenzione.

Lo stile dell’autore è semplice e scorrevole, dà le giuste informazioni senza dire troppo, e di questo ne sono grata visto che di solito quando c’è di mezzo la religione io fuggo (reminescenze di un’infanzia in una scuola di suore u.u).

Non mi sento di consigliare questo libro, non mi ha lasciato nulla che valga la pena ricordare. So che c’è anche un seguito…… a cui non mi avvicinerò mai XD