8 gennaio 2016

Recensione: "Il Quinto Vangelo" di Ian Caldwell


Buongiorno a tutti, so sembro un fantasma, non so più nemmeno io da quanto tempo non scrivo sul blog. Vi starete chiedendo che fine ho fatto. Vorrei rispondere con, ho fatto un viaggio intorno al mondo (naaaa troppo poco tempo a disposizione), invece stavo a casa a fare l'infermiera. Quando a metà novembre ho finalmente superato quella rogna di esame all'uni (purtroppo mi sono imbarcata in una materia anche peggiore XD) mia madre ha cominciato a stare poco bene, il suo ginocchio si è gonfiato senza un motivo e non poteva camminare, tutto era sulle mie spalle, cibo, pulizie, ecc. e non è facile. Per tale motivo ho passato un Natale orrendo e un Capodanno anche peggiore, tralasciamo questo punto, non ci voglio più pensare. Adesso sta un pochino meglio, ma comunque questa cosa sta sfibrando un pò tutti, capirete quindi che non avevo né il tempo né la voglia di leggere o scrivere sul blog. Non vi darò vane speranze sul fatto che aggiornerò spesso da adesso in poi, semplicemente andrò a sentimento, come mi dice la testa giorno per giorno, o rischio di impazzire.

Cooooomunque, dopo questo papiro di spiegazioni, passiamo al libro di cui vi voglio parlare oggi. Ho aderito ad un progetto della Newton Compton, che permette ogni tanto a dei lettori di leggere in anteprima dei libri, tralasciamo in fattore anteprima please XD Il libro in questione è molto lontano dalle mie solite letture, anzi non lo avrei nemmeno preso in considerazione ad essere sinceri, perchè i libri stile D. Brown, preferisco vederli in versione cinematografica (lo so sono sblasfema XD). Il libro è "Il Quinto Vangelo" di Ian Caldwell:


Titolo: Il quinto Vangelo
Autore: Ian Caldwell
Prezzo: € 12,00
Pagine: 478
Editore: Newton Compton



Trama:


2004. Mentre papa Giovanni Paolo II è sempre più debole e il suo potere vacilla sotto l'incalzare della malattia, una misteriosa mostra viene allestita nei Musei Vaticani. Ma, una settimana prima dell'inaugurazione, il curatore viene assassinato nei giardini della residenza papale di Castel Gandolfo. Nelle stesse ore, in Vaticano, un malintenzionato si introduce nella casa in cui vivono il prete cattolico di rito greco Alex Andreou - consulente della mostra - e il suo figlioletto di cinque anni. I due crimini sono chiaramente collegati, ma la gendarmeria pontificia brancola nel buio, così Alex decide di portare avanti una sua indagine privata. Per trovare il killer, però, deve ricostruire la straordinaria scoperta del curatore della mostra: la più importante reliquia del Cristianesimo, il cui segreto è custodito all'interno dei quattro Vangeli e di un quinto, sconosciuto ai più, chiamato Diatessaron. Ma proprio quando padre Alex comincia a capire quali sconvolgenti conseguenze potrebbe avere una simile rivelazione sul futuro del mondo e della Chiesa, si ritrova braccato da qualcuno senza scrupoli, che segue ogni sua mossa. Stavolta, per sopravvivere, dovrà usare tutto il suo sapere e battere in astuzia chi vorrebbe metterlo a tacere.
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Come vi ho detto non sono una fan del genere, se poi c'è di mezzo la religione allora è sicuro che non mi ci sarei MAI neanche avvicinata, ma visto che me l'hanno dato gratis e in cartaceo, il minimo che potevo fare era almeno sfogliarlo, che poi sia riuscita a finirlo, è un vero e proprio traguardo.

Ci ho messo parecchio tempo e tanta fatica per arrivare alla fine, e vi spiegherò il perchè.
Siamo a Roma, la città eterna, nel 2004, o meglio, siamo nel Vaticano quando il Papa era ancora Giovanni Paolo II. I protagonisti sono Simon e Alex, il primo è cattolico, mentre il secondo è ortodosso e con un bambino a carico. I due non potrebbero essere più diversi caratterialmente, uno è irrequieto, sempre in movimento, mentre l'altro è molto calmo e pacato.

Tutto inizia con una scoperta importante e la tragica morte del curatore di una mostra nei Musei Vaticani, ma tale tragico evento non avviene in un luogo qualsiasi, ma niente men oche nei giardini di Castel Gandolfo.

Il quinto vangelo è un romanzo davvero complesso e, secondo me che sono una profana in materia, anche un pò faticoso. Ci sono alcune parti che mi hanno bloccata per parecchio, ma davvero parecchio tempo, ci è voluta tutta la mia buona volontà per andare avanti.

L'autore ha fato tantissime ricerche, si vede benissimo, ne sa parecchio sull'argomento, ma per me dà troppe informazioni rendendo il libro più che un romanzo, un saggio.

La cosa che però mi è piaciuta, e bisogna riconoscerlo, è che, grazie questo enorme lavoro di studio, ogni particolare è incastrato alla perfezione. Se vogliamo essere sinceri, anche i personaggi mi sono piaciuti molto, visti dopo un pò che ho finito la lettura. Però il libro, per me, rimane comunque un malloppone.

Non ho mai letto i libri di D. Brown, ma credo che questo libro possa piacere molto a chi lo ha apprezzato, io me ne ritorno ai miei generi prediletti, ho fatto una nuova esperienza che spero di non doverla rifare tanto presto XP.
Voi lo avete letto? Vi trovate con me o mi devo andare a nascondere??? :P


2 commenti:

  1. Ero indeciso sul leggerlo o meno, ma dalla tua recensione ho capito che non fa per me, lascio perdere. Non mi convince più :/

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    1. Mi dispiace averti scoraggiato, ma non è proprio il mio genere XD

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