26 novembre 2015

Recensione: Dov'è finita Audrey? di Sophie Kinsella


Titolo; Dov'è finita Audrey?
Autore: Sophie Kinsella
Prezzo:  € 16,00
Pagine: 285
Editore: Mondadori  (collana Chrysalide)


Trama:


Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce più di casa. Porta perennemente grandi occhiali scuri, e non certo per fare la diva, ma perché questo è il suo modo per proteggersi dalle persone che la circondano e sfuggire al rapporto con gli altri. A scuola le è successo qualcosa di brutto che l'ha profondamente segnata, e ora Audrey è in terapia per rimettersi da attacchi d'ansia e panico che non le permettono di condurre una vita serena e avere contatti con il mondo esterno. Prigioniera nella propria casa, riesce a guardare negli occhi solo Felix, il fratellino più piccolo. Suo fratello Frank, invece, ha un anno più di lei ed è ossessionato dai videogames e - con grande preoccupazione della madre iperprotettiva e vagamente nevrotica - non si stacca un attimo dal computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Quando Audrey incontra Linus per la prima volta, nasce in lei qualcosa di diverso, e piano piano riesce a trovare il modo di comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa la scintilla che aiuterà non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. "Dov'è finita Audrey?" è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride e ci si commuove. Sophie Kinsella riesce ad alternare momenti di puro humour ad altri più seri e teneri con grandissima sensibilità, raccontando il percorso verso la guarigione di una fantastica e coraggiosa ragazzina e parlando al cuore di tutti.



Cosa Penso:


Eccomi con una nuova recensione, so che è una letture di questa estate, ma ho tutta una serie di recensioni da recuperare, per cui ho deciso di iniziare a pubblicarne qualcuna.
Iniziamo con questo New Adult scritto dalle mani di Sophie Kinsella, si proprio lei. Non pensavo che avrebbe mai scritto un New Adult, invece eccola qui con questo esperimento che non è malaccio, ma non è neanche completamente riuscito.
Il libro inizia con una situazione tragicomica, la madre di Audrey sclera, letteralmente, nei confronti del figlio a causa del pc e dei videogiochi. Una situazione  attraverso cui siamo passati tutti almeno una volta nella vita, ma che la Kinsella rende troppo divertente, infatti per quanto sia ossessiva la cara mamma, mi ha davvero fatto ridere come una pazza (invece di irritarmi XD).
Ritorniamo poi indietro di alcuni mesi, e iniziamo a comprendere un pò la storia di questa ragazzina che si mette grandi occhiali da sole e non riesce a parlare con nessuno al di fuori della famiglia. Questa è una fase abbastanza complessa, ammetto di aver faticato a leggere e di aver mollato per qualche tempo il libro poi, durante il periodo di relax che sono state le mie vacanze, sono riuscita a riprenderlo e a finirlo, apprezzandolo abbastanza. La sostanza è che non si capisce cosa effettivamente sia successo alla piccola Audrey e questa è una cosa che non mi ha entusiasmato, perchè leggiamo di questo percorso personale e psicologico di una dodicenne senza conoscere i particolari della causa scatenante. Possiamo quindi soltanto immaginare per sommi capi la situazione, anche grazie alla presenza di alcune "amiche" di scuola di Audrey.
Ci sono una marea di situazioni divertentissime, che io definisco "alla Kinsella", soprattutto il finale mi ha fatto veramente rotolare per terra, madre e padre sono davvero mitici.
Alla fine lo consiglio perchè, a parte lo scoglio iniziale e la pecca della "causa scatenante", non mi è dispiaciuto per niente questo libricino. Mi sono piaciuti i personaggi principali, ma anche quelli secondari, la famiglia di Audrey è il TOP!


 (facciamo 3 cuoricini e mezzo ;*)

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