30 maggio 2014

Recensione: La figlia del matematico di Laura Kinsale



 Titolo: La figlia del matematico
Autore: Laura Kinsale
Editore: Mondadori
Pagine: 622
Prezzo: 10,50 euro



Trama:

Inghilterra, XIX secolo. Archimedea Timms, detta Maddy, è una giovane riservata che dedica le sue giornate alle opere pie e ad aiutare il padre, insigne studioso di matematica. Christian Langland, duca di Jervaulx, è un dongiovanni e scavezzacollo, geniale scienziato amico del vecchio Timms. Può nascere l'amore tra due persone così diverse? Nessuno potrebbe immaginarlo. Eppure quando viene a sapere che Christian è morto in duello, Maddy è colta da un dolore lancinante, inaspettato. Si trasferisce in campagna presso un cugino che dirige un manicomio per occuparsi dei pazienti e trova tra i ricoverati proprio il duca di Jervaulx, fatto rinchiudere dalla famiglia. Ora tocca a Maddy, l'unica che sembra credere nella sua sanità, aiutarlo a dimostrare di non essere un pazzo. E scoprire con un brivido un modo nuovo, più pieno, di essere donna.



Cosa Penso:


Questo libro mi è stato consigliato dalla mia cara amica Elisa, che considero la mia personale spacciatrice di libri, ogni volta mi consiglia qualche libro davvero bello e anche stavolta sono rimasta davvero molto soddisfatta.

Siamo in Inghilterra, il nostro protagonista maschile è il Duca di Jervaulx, un donnaiolo ma anche uno scienziato dalla mente brillante. Un giorno Jev si ammala, ritenuto pazza dalla sua intera famiglia, viene portato in gran segreto in un ospedale per malati di mente. In questo ospedale, ci sarà Maddy, figlia di un professore amico di Jev che lo riconosce e subito tenta di aiutarlo, infatti basta poco e lei capisce che anche se non riesce a parlare, Jev non è pazzo come tutti credono. Ma non solo la salute del Dica desta preoccupazione, infatti non avendo eredi, i parenti vogliono farlo interdire. Può Maddy aiutarlo anche da questo punto di vista?

Come ho già detto, il libro mi è piaciuto davvero tanto, ma c'è una cosa che non riuscirò mai a farmi andare giù, la religione. Vi spiego meglio, Maddy è una Quacchera. Per chi non lo sapesse i Quaccheri sono un movimento religioso, anche detto "Società degli Amici", appartenente al calvinismo puritano. Non sto a raccontare vita morte e miracoli del movimento, basta cerare su wikipedia, ma ovviamente potete capire che sarà un impedimento ( oltre a tutto il resto ) per lo svolgersi della storia della storia d'amore. Sapete che sono poco tollerante con questi argomenti nei libri come questo, nella realtà, potete essere di qualsiasi religione, non vi schiferò mai ( basta che non tentiate di convertirmi :P ) ma nella lettura divento una belva e potrei uccidere XD

Bene fatta questa piccola ( mica tanto XD ) parentesi, ho divorato il libro in due giorni, perchè guardandola nel complesso, la storia è davvero molto molto bella e ben strutturata. I personaggi sono davvero ben caratterizzati soprattutto Jev e la sua malattia. Mi è piaciuto, a tal proposito, il doppio punto di vista, sia quello di Maddy che quello di Jev, in modo da far capire meglio cosa succede nella mente del nostro Duca, raramente sono soddisfatta come in questo caso ^_^

Non fatevi imbrogliare dalla mia insofferenza per i Quaccheri, il libro merita e ringrazio ancora Elisa per avermi fatto scoprire questa autrice meravigliosa ^_^

2 commenti:

  1. Interessanteee *o* mi sa che entra diritto dritto in wish list...mi piacciono le storie d'amore così, impedite e tormentate, e poi il tema della pazzia del conte,,,insomma mi hai messo una bella pulce nell'orecchio xD

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    1. Ti assicuro non te ne pentirai, mi ha presa così tanto che non mi sono nemmeno accorta che il libro era di 600 pagine :P

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