18 dicembre 2014

Recensione: Jane Eyre di Charlotte Bronte

Ok, sono davvero spaventata da questa recensione, mi sento in soggezione a recensire in grande classico in generale, figuratevi uno di quelli che amo di più in assoluto oltre a Orgoglio e Pregiudizio. Non picchiatemi se scrivo scemenze XD


Titolo: Jane Eyre
Autore Charlotte Bronte
Prezzo copertina: € 11.90
Prezzo vendita : € 6.90 (con lo sconto)
Pagine: 512



Trama:


Capolavoro della scrittrice inglese Charlotte Brontë, pubblicato per la prima volta nel 1847, il romanzo Jane Eyre fu accolto subito con successo e resta ancora oggi un libro molto attuale e molto amato. La sottile analisi psicologica dei personaggi, le descrizioni vivaci e realistiche e le caratteristiche della protagonista, a cui l’autrice trasmise la sua forza, il suo coraggio e la sua ambizione, ne fanno una delle pietre miliari della letteratura inglese, e non solo. In particolare Jane Eyre è una delle più belle fi gure femminili della letteratura dell’Ottocento: un’eroina fuori dal comune, che combatte contro le falsità e le ipocrisie, capace di scegliere senza farsi condizionare dalle convenzioni sociali e senza mai scendere a compromessi. Una donna intelligente, libera e indipendente, che fi n da bambina ha imparato ad aff rontare ogni tipo di avversità e ha superato gli ostacoli grazie alla sua forza d’animo e alla sua determinazione. Dalle vessazioni dei cugini e dell’arcigna zia a cui viene affi data da bambina, essendo rimasta orfana, alla severissima disciplina dell’istituto che la ospita in seguito e dove è costretta a lavorare duramente in condizioni malsane, fi no alla sventura di innamorarsi di Mister Rochester, un uomo già sposato: la vita di Jane è colma di sacrifi ci e privazioni. Ma la sua rettitudine e il suo coraggio saranno premiati e alla fi ne Jane riuscirà a realizzare i suoi sogni.



Cosa Penso:


Ero in giro per il mercatino di Natale che ogni anno apre i battenti nei giardinetti vicino casa mia, guardavo i festoni, le varie decorazioni per l'albero (costosissime a mio avviso) e i presepi, poi ho visto le altre bancarelle vi vestiti, gioielli ecc. per poi arrivare.... ai libri. Dando un osgaurdo vedo che i classici sono a circa il 40/50% di sconto, vedo se c'è qualcosa che mi interessa e poi la vedo, è lei, Jane Eyre di Charlotte Bronte.

Conosco tutti i film e serie tv a memoria, alcuni non proprio fedeli, altri talmente fedeli da ritrovare poi le stesse parole nel libro, ma il fatto sta che li so a memoria, io li amo. Immaginatevi quindi la mia felicità nel trovare questo mattoncino d'avanti agli occhi, sembravo una bambina che riceve quello che aveva chiesto per Natale.

Siamo nel paese e nel periodo storico che amo di più, l'Inghilterra degli inizi dell'800, dove le regole della società vedono come unico scopo di una signorina di buona famiglia quello di fare un matrimonio vantaggiosi e di generare gli eredi del marito, niente di più niente di meno, figuratevi poi cosa può importare alla società delle ragazze di umili origini come è la nostra protagonista, Jane Eyre. Jane è orfana ed è affidata alle "cure" di sua zia, per matrimonio, la Signora Reed.

Già nella prima parte del romanzo, dove leggiamo dell'infanzia di Jane, vediamo che a 10 anni è anni luce avanti ai cugini ricchi a livello mentale, infatti il terribile cugino è un vero e proprio ignorante. Ma dopo un pesante litigio proprio con questo cugino, la zia Reed decide di spedirla in un collegio chiamato Lowood (che io definisco l'inferno in terra) dove vivrà per ben 8 anni finchè non diventerà l'istitutrice della pupilla del Signor E.F.Rochester di Thornfiels Hall.

Già fino a questo momento vediamo il carattere forte e deciso della nostra Jane, basta leggere il discorso che fa alla zia Reed il giorno prima di partire per il collegio, vi dico che mentre leggevo, la femminista che è in me ha mentalmente esultato, una bella rivincita per tutto quello che ha sopportato.

Anche se ho definito Lowood un vero inferno, a causa degli stenti e delle decisioni presa con la scusa di educare del proprietario (di cui ho voluto dimenticare il nome perdonatemi), è proprio qui che Jane passa 8 anni di armonia e lavoro che la porteranno a diventare una donna totalmente indipendente e istruita scavalcando quello che è il suo status sociale. Ma dopo 8 anni di "tranquillità", sente il bisogno di andare via, di vedere posti nuovi per quanto possibile, infatti lei ama tantissimo un libro di viaggi e pieno di figure che leggeva da bambina, peccato che gli unici viaggi che ha potuto fare sono quelli dettati dalla sua immaginazione.

Scrivendo un annuncio e diventando istitutrice della piccola Adele Varens, Jane va incontro al suo destino e si dirige in pochissimo tempo a Thornfield Hall dove, da subito, viene tratta in manera del tutto inaspettata, come un essere umano e non come una nullità o un peso, sia dalla Signora Fairfax sia da tutti gli abitanti della casa. Ma è quando arriva il famigerato padrone di casa che le cose si fanno davvero interessanti. In qualsiasi versione, cinematografica o no, questa parte mi ha sempre catturata: l'arrivo di lui a cavallo, la caduta e le battutine su fate e folletti, amo davvero questa parte.

Ma ci sono anche le risposte di Jane che, seppur conscia del suo ruolo, non riesce a tenere la bocca chiusa ed esprime le sue opinioni dimostrando di essere una perla rara, diversa da tutte le altre donne. C'è subito elettricità tra i cui, accomunati da una grande intelligenza ma con caratteri che più diversi non si può, ma che insieme si completeranno l'un l'altro.

Lui si innamora quasi subito, lo percepiamo da certe frasi e gesti ma, come ho detto, Jane non è come le altre donne, non può corteggiarla adulandola per la sua bellezza perchè non è particolarmente bella, non può nemmeno ammaliarla con i soldi e i gioielli perchè è una donna umile, così il nostro Edward Fairfax Rochester decide di utilizzare metodi non sempre corretti ma che sortiscono l'effetto sperato.
Sembra andare tutto bene, ma Edward nasconde un terribile segreto che finirà per allontanarli.

Durante la separazione, Jane fa la conoscenza di quelli che, come scoprirà, saranno dei suoi parenti. primo tra tutti il personaggio che io odio di più in assoluto, il Reverendo St. John Rivers.
St, John è l'opposto di Edward ma non è questo il motivo per cui lo odio, lui vole fare il missionario, fin qui niente di strano, ma vuole portare con se Jane come sua moglie. Adesso, se lei avesse acconsentito, se avesse fatto capire che era nato qualche sentimento amoroso nei suoi confronti, allora non avrei nulla da dire, ma se lei è innamorata pazzamente di Edward e non riesce a dimenticarlo, perchè mai dovrebbe dirti di si. Jane rifiuta e più di una volta la proposta di matrimonio, ma lui no continua ossessionandola e usando mezzucci da bambino, come il non parlare più o prendendo le distanze per poi ritornare all'attacco. Se lei dice no è NO. PUNTO! L'unica cosa di cui lo ringrazio è che spinge Jane a tornare da Edward in un certo qual modo, così avranno il loro lieto fine.

Oltre che la storia di Jane ho amato il fatto che nessuna parte del libro risultasse mai noiosa, pur sapendo cosa succederà (avendo visto e rivisto in tv), c'è sempre qualcosa nell'aria, non è mai piatto. Non la sapevo, ma ho molto apprezzato che il libro fosse scritto come un dialogo tra Jane e il lettore, come se lei si trovasse con noi in un salottino e leggesse per il nostro piacere, come nella scena finale di Becoming Jane, dove il personaggio della Austen legge per la giovane Jane (incredibile ma vero, sembra come il nome Gennaro a Napoli), figlia del suo amore impossibile, delle pagine di Orgoglio e Pregiudizio. E' stata una bella sensazione.

Forse bisogna leggere più volte alcuni punti per capire completamente i discorsi a cui abbiamo "assistito", ma il linguaggio non è mai pesante, per lo meno per me non è lo è stato.


Secondo mia madre sono in ritardo di un bel pò di anni per quando riguarda la lettura di questo libro, ma la mia risposta è: meglio tardi che mai, è probabile che non lo avrei apprezzato come adesso. Perciò dico solo una cosa, chi se ne importa degli anni, LEGGETELO!


2 commenti:

  1. Ciao! Bellissimo questo blog mi sono subito iscritta! Sto leggendo Jane Eyre e ogni volta che lo faccio, amo sempre di più il Signor Rochester! Ho visto entrambi i film ma lo sceneggiato della BBC è il mio preferito *w*
    Ps, bellissima recensione!

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    1. Si la serie della BBC è la migliore in assoluto, così fedele, ben fatta e, soprattutto, così lunga XD

      p.s. benvenuta sul mio angolino <3

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